Le avventure del PalaTricoli di Cefalù

La storia del Palasport di Cefalù sarebbe una trama degna dei più grandi drammaturghi della storia. Grazie alla determinazione dei dirigenti della società Real Cefalù, la squadra non ha mai dovuto saltare una allenamento, ma solo grazie al loro impegno e voglia di andare avanti.

Il Palatricoli era considerato una perla

Il costo complessivo della struttura si aggira attorno ai 10 milioni di euro  per un’area di 5687 mq con 3000 posti a sedere, locale per al ristorazione, 8 spogliatoi (4 per gli atleti e 4 per gli arbitri), la palestra per l’allenamento, 3 postazioni pronto soccorso, 1 ampio laboratorio per le analisi antidoping, 1 sala stampa e 7 uffici. Non si può certo dire che questa struttura non fosse stata organizzata con tutti i dogmi necessari a svolgere efficacemente il suo compito.

Inaugurato nel 2011 con grande gioia da parte, non solo dei cefaludesi, ma di tutto il circondario perché considerato un vanto di tutta la provincia palermitana, ha vissuto da subito una serie di disavventure. Gli eventi negativi, grazie alla dirigenza del Real Cefalù e della Fondazione Tricoli, portata avanti dagli eredi, le cose sono sempre state affrontate, ma solo con le loro forze enon è stato assolutamente facile.

 Il vento colpevole

Nel 2015 un forte vento scoperchia il PalaTricoli che, da quel momento, diventa inagibile. Il brutto tempo, la pioggia che si è infiltrata sotto al tetto ha contribuito alla devastazione del Palasport attaccando il parquet e facendolo marcire, nonostante fosse legno specifico per palestre. Infatti, non tutti i legni sono uguali: ci sono quelli da interno, quelli da esterno, quelli che offrono una maggiore elasticità quindi adatti a palestre o sale da ballo, legni adatti ad ambienti più umidi o meno umidi, così come si vede su parquet-laminati.it.

In questo caso era stata utilizzata un’essenza specifica, molto elastica e resistente, il risultato era veramente meraviglioso e, nonostante tutte le persone che usufruivano del Palazzetto si fossero prodigate per coprire con dei teloni di plastica il legno, per proteggerlo, i danni sono stati irreversibili.

Stefano Castiglia, presidente del Real Cefalù, insieme al suo staff ha fatto di tutto per sollecitare chi di dovere per il restauro del PalaTricoli: stampa, politica, opinione pubblica. Dopo aver trovato il budget per il restauro, è stato il momento di affrontare e risolvere tutta una serie di problematiche che sembravano insormontabili, in particolare dal punto di vista burocratico, ma alla fine sono riusciti nel loro intento. Così, quella struttura che sembrava destinata all’oblio, ha potuto ritornare in auge e riacquistare tutto il suo splendore grazie a tutto lo staff e gli atleti del Real Cefalù.