Tanino Caliò: un sarto quasi ottantenne che lavora ancora con passione
Tanino Caliò è nato a S. Agata di Militello (Messina) il 21 febbraio del 1939 e a soli 11 anni decide di imparare il mestiere di sarto. Arrivato a 17 anni, per perfezionare la sua tecnica, si trasferisce a Firenze e, dopo un anno, si reca a Roma dove prende il diploma nella scuola di taglio.
Nel 1963, il padre di Tanino si trasferisce a Cefalù e convince il figlio a tornare per aprire una sartoria con suo fratello. Tanino accetta l’invito e trasloca (chissà se lo ha fatto con l’aiuto di piccoli traslochi Roma) a Cefalù. In attesa del locale per aprire la sartoria, Tanino lavora presso il sarto Formica. In questa occasione Tanino conosce una ragazza di cui si innamora follemente: Rosa Minutella.
Nell’autunno del 1963, finalmente, inaugura la sartoria nell’attuale via Roma. Dopo anni di lavoro e dopo aver consolidato la sua attività, nel 1974 Tanino sposa Rosa. La coppia avrà due figli, ma Rosa li lascerà ben presto perché morirà a soli 58 anni nel 2003. Tanino, invece di disperarsi, trova nell’amore dei figli e nell’altruismo di Rosa che ha donato i suoi organi per far vivere altre persone, la forza di continuare a lavorare e lottare per la vita e per le persone che gli vogliono bene.
Siamo nel 2018, Tanino ha 79 anni e con orgoglio lavora ancora ed è l’unico sarto rimasto a Cefalù. Il peso degli anni e del lavoro iniziano a sentirsi, ma Tanino soffre all’idea di lasciare la sua bottega e racconta: “Le soddisfazioni più belle sono quando faccio dei piccoli lavori ai turisti. Un giorno nella mia bottega entrò una famiglia di turisti, marito, moglie e due bambine di 4 e 6 anni. Ho fatto un lavoro di poco conto e quando mi hanno chiesto: quanto pago? Io come faccio molto spesso ho detto: non mi deve niente. Loro son rimasti sbalorditi perché erano abituati a pagare sempre. Mi ringraziano ed escono. L’indomani mattina quando si ripresentano tutti e quattro nella mia bottega, le due bambine mi regalano una rosa ciascuna. Ho provato tanta emozione che difficilmente riesco a dimenticare. Di questi episodi nella mia carriera di sarto ne ho avute tanti, sono piccoli ma grandi soddisfazioni e gioie che ripagano meglio dei soldi”. Persone come Tanino dovrebbero essere in ogni luogo perché sanno insegnare a vivere.